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Il benessere intimo femminile durante la malattia

La

malattia del corpo, influenza negativamente il benessere intimo femminile e ha conseguenze dirette sulla salute vaginale.

Difficilmente durante un percorso di guarigione, si osservano e/o si prevengono disturbi correlati direttamente o indirettamente al benessere vaginale.

 

Facciamo degli esempi concreti

 

Cancro e terapie antitumorali

 

Le donne colpite da un cancro, in qualunque punto del corpo, vedono la loro vagina maltrattata dalla malattia e dal relativo trattamento. La chemioterapia, ma anche le terapie più innovative (soprattutto le terapie mirate, le immunoterapie), la radioterapia e, ovviamente, l’ormonoterapia (per esempio, per il cancro al seno) possono avere effetti poco piacevoli sulla vagina, con infezioni tipo micosi o vaginosi, perdite talvolta abbondanti e/o maleodoranti, dolori durante i rapporti sessuali.

 

Diabete

 

Il diabete sia di tipo 1 che 2, può alterare la funzione della lubrificazione della vagina e provocare secchezza vaginale, dolori durante i rapporti sessuali, prurito ed irritazioni. Infatti la compromissione dei vasi sanguigni e dei nervi che può accompagnare questa malattia non risparmia la zona genitale. Occorre parlarne, soprattutto al diabetologo, assicurarsi che il diabete sia tenuto sotto controllo il meglio possibile e richiedere la prescrizione di un lubrificante o di prodotti che favoriscano una buona idratazione della vagina.

 

Malattie della pelle croniche (eczema, dermatite atopica, psoriasi, etc.)

 

Le malattie della pelle possono colpire le mucose e gli organi sessuali. Alcune ricerche hanno mostrato che le pazienti, non sempre riferiscono al proprio dermatologo la localizzazione di questi disturbi alle parti intime (che non sono rare e sono altresì molto fastidiose). Bisogna sempre riferire al medico o alla dottoressa l’insorgere dei seguenti disturbi: secchezza vaginale, prurito, dolori durante i rapporti sessuali.

 

Sclerosi multipla

 

I disturbi sessuali causati dalla sclerosi multipla non sono i sintomi più noti di questa malattia che attacca la guaina di mielina attorno ai nervi…ma sono i più frequenti! Riguardano due pazienti su tre e sono di vari tipi. I disturbi più frequenti nelle donne sono il calo della libido e la diminuzione della lubrificazione vaginale. Le donne colpite dalla malattia, possono avere difficoltà a raggiungere l’orgasmo, possono perdere sensibilità a livello del perineo e della vagina, avere sensazioni sgradevoli, tipo formicolio, bruciore, scosse elettriche, nella regione perineale e vaginale.

Possono non avere più il controllo dei muscoli del pavimento pelvico. Ad esempio, la dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale) è spesso collegata con disturbi della sensibilità della vagina e con la diminuzione della lubrificazione, con conseguente difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Il consiglio è quello di parlare con il neurologo di qualsiasi difficoltà relativa all’intimità: esistono svariate soluzioni e farmaci per contenere almeno in parte questi disagi, che possono compromettere la qualità della vita delle persone colpite da questa malattia.

 

Alcolismo cronico

 

Le campagne di sensibilizzazione più note, esortano a ridurre il consumo di alcol, ricordandone gli effetti negativi sul fegato, cervello, occhi, cuore, nervi, pelle… citano pochissimo però gli effetti gravissimi per la zona vulvare e vaginale.

Le donne che consumano alcol in eccesso, sono esposte al rischio di atrofia delle pareti vaginali, di squilibrio del microbiota vaginale, di infezioni vaginali che si ripetono più volte. Senza parlare dei problemi di lubrificazione vaginale e dei disturbi del desiderio, che comportano rapporti sessuali anche disfunzionali. Coccolare la propria vagina è anche ridurre l’assunzione di sostanze tossiche per il corpo in generale.

 

La parola d’ordine è: No imbarazzo! La salute sessuale fa parte della salute in generale, non è né disdicevole né inutile parlarne.