Top
a

Io Calabria Magazine

  /  Salute   /  Gravidanza   /  Come distinguere una mestruazione da un aborto spontaneo?

Come distinguere una mestruazione da un aborto spontaneo?

L a prima cosa è fare un test di gravidanza. È possibile farlo anche se il sanguinamento è ancora in corso. Se il test è negativo, si può presumere che si tratti di mestruazioni. Se il test è positivo invece, le perdite di sangue non significano necessariamente che sia in corso un aborto spontaneo. Lo spotting (leggero sanguinamento) è effettivamente un comune sintomo precoce di gravidanza, capitano a una percentuale di persone tra il 15% e il 25% nel corso del primo trimestre. Potrebbero essere perdite da impianto, che si verificano quando l’embrione si annida nella membrana uterina. Non è sempre immediato ed intuitivo capire se si tratta di sanguinamento da impianto o aborto spontaneo. Tuttavia, è anche possibile che il sanguinamento sia la spia di una gravidanza biochimica.

 

Cos’è una gravidanza biochimica?

 

Una gravidanza biochimica è una gravidanza che ha iniziato il suo processo (tanto che è stata identificata con un semplice test biochimico) ma che si è interrotta molto presto, un aborto molto precoce, anche prima delle 5 settimane, quando spesso la donna non ha ancora realizzato di essere incinta. Spesso la donna che vive una gravidanza biochimica non se ne accorge neppure: le mestruazioni arrivano prima ancora che lei sospetti di essere incinta. Per questo, non ci sono sintomi particolari. L’unico segnale evidente è un test di gravidanza positivo seguito dall’arrivo delle mestruazioni, e al quale comunque non corrisponde un riscontro ecografico della gravidanza. Un’eventuale ecografia non evidenzia dunque alcun embrione e, spesso, neppure la presenza di una camera gestazionale.
Tuttavia, anche se si è interrotta molto presto, la gravidanza è cominciata e questo significa che nell’organismo materno ha cominciato a circolare la beta-HCG (gonadotropina corionica), un ormone prodotto dal primo abbozzo di placenta dell’embrione. Già a distanza di pochissimi giorni dal concepimento, questo ormone può essere rilevato con semplici esami: dal classico test di gravidanza fai da te al dosaggio della beta-HCG nel sangue. Quindi, una traccia biochimica della gravidanza c’è, anche se poi l’arrivo delle mestruazioni e l’ecografia dicono che non c’è l’embrione.

 

Sintomi di aborto spontaneo

 

In caso di una gravidanza biochimica, potrebbero manifestarsi sanguinamenti abbondanti con coaguli o crampi più intensi rispetto alle normali mestruazioni. È importante sottolineare che le probabilità che si verifichino aborti spontanei ricorrenti è molto bassa, succede solo all’1% delle persone. Se accade frequentemente – cioè più di un aborto spontaneo – è il caso di rivolgersi ad un’ostetrica e ginecolog*

 

 

Mestruazioni dopo l’aborto: quando si ripresentano?

 

Tra gli aspetti da considerare del periodo successivo a un aborto vi è anche quello legato al ritorno delle mestruazioni. È importante evidenziare che, sia subito dopo un aborto spontaneo che un’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), si possono sperimentare delle perdite ematiche. Queste, come precisa il Manuale MSD, sono generalmente di rosso vivo o rosso scuro, possono essere accompagnate da coaguli di sangue e da crampi addominali simili a quelli delle mestruazioni. Queste però non sono delle mestruazioni, ma la conseguenza dell’aborto e per il ritorno al normale ciclo mestruale bisogna ancora attendere. Solitamente, nel giro di 4-8 settimane compaiono le prime mestruazioni dopo un aborto spontaneo. Molto dipende anche da quando si verifica l’evento abortivo. Se avviene entro le prime 6-7 settimane di gestazione le prime mestruazioni si ripresenteranno prima, dopo 4-6 settimane, se l’aborto si manifesta successivamente possono volerci tra le 7 e le 8 settimane perché torni il primo flusso mestruale. Primo flusso mestruale che, tendenzialmente, è più pesante, doloroso e lungo.

 

 

“Mestruazioni strane” dopo un aborto

 

Di per sé a seguito di un aborto le mestruazioni non sono immediatamente regolari. Oltre a quanto già riportato, uno studio pubblicato su PubMed ha indagato i disturbi del ciclo mestruale dopo un aborto medico evidenziando come un quarto (26,6%) delle donne oggetto della ricerca che hanno avuto un aborto chirurgico sono andate incontro a cambiamenti significativi del loro ciclo mestruale, mentre ciò è avvenuto nel 42,5% nelle donne con aborto farmacologico.
La stessa percentuale di donne (26,5% e 26,6%) ha sperimentato un aumento del flusso mestruale e vi è una leggera differenza in quelle che hanno registrato un aumento nella durata (29,5% delle donne con aborto chirurgico e 23,4% delle donne con aborto farmacologico). La dismenorrea, il dolore uterino tipico delle mestruazioni, è risultato più grave con un aumento dell’incidenza tra il 20% e il 50% dei casi.
L’aborto, quindi, modifica sia il timing del ritorno delle mestruazioni che le loro caratteristiche, ed è uno degli elementi da considerare per avere la consapevolezza necessaria per affrontare al meglio questo evento. (fonte www.gravidanzaonline.it)

Il mio nome è Maria Rita Genovese e sono un’ostetrica. Dopo aver concluso gli studi universitari, ho intrapreso l’attività portando le mie competenze sul territorio, frequentando un Master di primo livello in Ostetricia di Comunità. Da anni mi occupo di accompagnare e seguire le donne che si accingono a intraprendere una gravidanza con consulenze, corsi di accompagnamento alla nascita personalizzati, assistenza al travaglio, post partum e puerperio, fornendo loro sostegno e protezione e attivando interventi di promozione dell’allattamento al seno, il tutto senza tralasciare l’importanza dell’attività fisica svolta in acqua e in palestra, con corsi rivolti sia alle mamme che ai bebè. Accompagno le donne nell’importante percorso di prevenzione della loro salute, mi occupo del trattamento delle principali patologie della sfera genitale femminile. Sono esperta in riabilitazione e rieducazione del pavimento pelvico, con particolare focus sulla sfera della gravidanza-età fertile-adulta.