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Il dolore mestruale non è fisiologico! Perché è importante fare una valutazione del pavimento pelvico se si hanno dolori mestruali?

V iviamo (ahinoi!) in una società in cui il dolore femminile viene considerato il più delle volte “normale”, soprattutto per quello che riguarda il dolore mestruale.

“Avere le mestruazioni è uno schifo per natura!” questo è quello che miti, pregiudizi e letteratura medica obsoleta e patriarcale ci hanno sempre rimandato.
Quello delle mestruazioni è ancora oggi un grande tabù, qualcosa di indicibile seppur naturale. È ancora troppo spesso comune parlarne a bassa voce in quanto argomento sgradito agli uomini (e anche a qualche donna!). Nascondere gli assorbenti quando si sta per andare in bagno, usare termini che, girandoci intorno, evitino di dire la fastidiosissima parola: mestruazioni. Invece parlare di mestruazioni è importantissimo per sfatare tanti falsi miti che si ripercuotono anche sulle condizioni di salute – fisica e mentale – delle donne.

 

Le mestruazioni non sono dolorose!

 

Il dolore mestruale invece non è mai normale e fisiologico! Il dolore in ogni situazione invece è un campanello d’allarme che il nostro corpo ci invia per dirci che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe! È possibile invece che una contrattura dei muscoli pelvici e un utero bloccato e contratto siano una possibile causa dei dolori mestruali. Un’ altra causa potrebbe essere dovuta ad uno squilibrio ormonale o presenza di patologia endometriosica. Gli squilibri ormonali mestruali in genere derivano da problemi di tiroide, ipofisi, presenza di ovaio policistico.

 

Ma come dovrebbe essere un corretto ciclo mestruale?

 

Intanto ribadiamolo: Non doloroso. Il ciclo mestruale dovrebbe rientrare in un lasso di tempo di 26-34 giorni e il flusso mestruale durare 3-4 giorni e avere una quantità di 24-60 ml (questa quantità la si può misurare usando una coppetta mestruale. Il sangue deve essere rosso e privo di grumi o coaguli.

 

Cosa s’intende con Dismenorrea (dolori mestruali)?

 

La dismenorrea (termine medico utilizzato per indicare i dolori mestruali) è un intenso dolore al basso ventre che si manifesta qualche giorno prima dell’inizio delle mestruazioni; solitamente, si tratta di un dolore acuto, ma può anche essere crampiforme, sordo e costante. La dismenorrea rappresenta uno dei sintomi più comuni della sindrome premestruale, pertanto può associarsi a mal di testa, nausea, stipsi o diarrea e lombalgia, sciatalgia, dolori di varia natura alle gambe, fitte alla vagina, all’ano, alla clitoride, cistiti meccaniche.
La dismenorrea si suddivide in:
• primaria: quando è causata da fattori intrinseci alla fisiologia uterina, in assenza di alterazioni rilevabili negli organi pelvici;
• secondaria: quando dipende da una patologia pelvica.

 

Perché è importante fare una valutazione del pavimento pelvico se si hanno dolori mestruali?

 

I dolori mestruali sono causati spesso da una contrattura dei muscoli pelvici e un utero bloccato (in particolare a carico dei legamenti) sommato ad uno squilibrio ormonale che incide su queste tensioni.
Endometriosi: lo stato infiammatorio che persiste può portare a disturbi anche a livello intestinale ma soprattutto a livello dei muscoli del perineo e dei legamenti uterini che potrebbero essere molto tesi e per questo causare dolore all’arrivo delle mestruazioni.

 

Ovulazione dolorosa, perché succede?

 

Come ci si accorge che sta avvenendo l’ovulazione dolorosa? Ovviamente il primo sentore è il dolore al basso ventre con fitte o crampi improvvisi, concentrato dal lato sinistro o destro, a seconda dell’ovaio coinvolto.
• Poco prima che l’ovulo venga rilasciato, la crescita del follicolo modifica le dimensioni dell’ovaio, dilatandolo e causando dolore;
• Il sangue o il liquido follicolare rilasciato dal follicolo durante la sua rottura potrebbero irritare il peritoneo (rivestimento della cavità addominale), causando dolore e, la muscolatura addominale in particolare l’ileopsoas ( un muscolo che verticalizza la colonna e che ha contatti sia in addome che nel perineo)
• All’interno dell’ovaio vi sono delle cellule particolari, dette “cellule muscolari lisce”. Quando si verifica l’ovulazione, questa muscolatura può contrarsi, provocando dolore;
• Anche le tube di Falloppio possono generare contrazioni, provocando dolore.

 

Pavimento pelvico e coppetta mestruale

 

Per scegliere la coppetta mestruale si deve valutare lo stato di salute del perineo e l’attività fisica svolta dalla donna, e talvolta anche la natura dei dolori mestruali.
Ad esempio una donna che fa sport potrà necessitare di una coppetta rigida che possa restare aperta nonostante la pressione e il lavoro dei muscoli del pavimento pelvico, (da usare solo durante l’attività fisica) e poi usare una coppetta più morbida che accompagni le modificazioni del pavimento pelvico.
Chi ha avuto un parto vaginale avrà un pavimento pelvico molto elastico, quindi è opportuno una coppetta morbida per evitare la pressione endopelvica e favorire la fuoriuscita delle emorroidi.
In alcuni casi capita che una coppetta sbagliata possa anche causare la cistite perché premendo sulla uretra può irritare e non far svuotare bene la vescica e portare a cistiti. In questi casi è indicato cambiare modello di coppetta mestruale e consultare un’ostetrica per farsi consigliare la coppetta mestruale più idonea al proprio pavimento pelvico.

Teresa Mastrota, Ostetrica dal 2012, ha intrapreso da subito l’attività di libero professionista operando a sostegno del benessere femminile dalla pubertà alla menopausa, delle famiglie con assistenza a gravidanze fisiologiche, travagli, puerperi e del neonato fino al primo anno di vita in tutto il territorio calabrese. Dal 2016 si è specializzata in rieducazione e riabilitazione perineale presso l’università Luigi Vanvitelli di Napoli.