Quanto sesso fanno gli italiani? E soprattutto come lo fanno?
Come fanno sesso gli italiani?
L’80,7% fa sesso orale, il 67% pratica la masturbazione reciproca, il 46,9% usa un linguaggio osceno durante i rapporti, il 33,1% pratica il sesso anale, il 24,4% usa oggetti, cibi o bevande per giochi erotici, il 16,5% scatta foto o registra video durante i rapporti, il 16,5% fantastica apertamente con il partner su altri possibili partner, il 13,1% ha rapporti sessuali a tre o più persone, il 12,5% pratica il bondage o il sadomasochismo.
È quanto emerge dal «Rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani»: un’analisi dettagliata della vita privata delle coppie e dei single, dell’immaginario sessuale, delle abitudini più comuni e di quelle insolite, che viene pubblicata a vent’anni di distanza dall’ultima grande ricerca sulla sessualità degli italiani.
Come è cambiato l’approccio sessuale nel tempo?
Vent’anni fa il 50% delle donne entro i quarant’anni aveva avuto un solo partner, oggi questo dato è sceso al 39,6% (tra gli uomini il dato è sceso dal 24,7% al 22%). Aveva avuto sei o più partner il 12,7% delle donne, oggi questo dato è salito al 15,8% (per gli uomini il dato è salito dal 32,4% al 40,5%). Si fa più ricorso al dating e si finisce più rapidamente a letto. Vent’anni fa faceva sesso almeno due o tre volte alla settimana il 35% dei 18-40enni, oggi il 41,6% (e l’8,4% lo fa tutti i giorni). In media i 18-40enni italiani hanno 1,8 rapporti sessuali alla settimana, 8 al mese. E se il 48,6% ritiene di fare sesso nella giusta misura, il 48% ne vorrebbe fare di più e solo il 3,4% di meno.
Che ruolo ha il porno?
La pornografia è ormai uscita dalla sfera del proibito, dello scandaloso, del perverso. È diventata protagonista del mainstream sessuale, anche nelle coppie stabili, grazie all’accesso online, facile, gratuito, e di un porno pensato con un’ottica femminista e più inclusiva anche rispetto alla disabilità. Il 61,2% degli italiani di 18-40 anni guarda video porno da solo, il 25,2% lo fa in coppia. E il 37,5% pratica il sexting (l’invio tramite smartphone di immagini e testi sessualmente espliciti). Il web è diventato il principale influencer, con un forte impatto sull’immaginario sessuale collettivo, sui comportamenti e sui canoni estetici, sdoganando pratiche inconfessabili vent’anni fa. Sono stati infranti antichi pudori, tabù e reticenze: la trasgressione è istituzionalizzata. Inoltre il porno non convenzionale, il postporno, rende visibili corpi e pratiche normalmente esclusi dal porno mainstream, per rivendicare il diritto di tutti e tutte al piacere e dimostrare come la pornografia possa essere uno strumento di espressione artistica, esplorazione e liberazione.
Sesso senza amore
Vent’anni fa le donne che separavano il sesso dall’amore erano il 37,5%, oggi sono aumentate al 77,4%. Tra gli uomini il dato è salito dal 61,9% di allora all’81,8% di oggi. La prima cosa che si associa al sesso è la ricerca soggettiva del piacere (19,8%), poi l’amore (16,5%), la passione (16,2%) e la complicità (13,9%). E la vita sessuale soddisfa di più (il 79,6% dei 18-40enni) della propria vita in generale (73,6%). Questo vale più per gli uomini (l’80,4% è molto o abbastanza soddisfatto della propria vita sessuale) che per le donne (il 78,6%).
Pare quindi che la tendenza si sia invertita rispetto al secolare insegnamento della Chiesa e dei suoi prolungamenti ideologici e culturali. Ancora oggi ascoltando con attenzione un dialogo di un qualsiasi film, show televisivo e chiacchiere tra amici, come questo tramandi più o meno implicitamente l’idea che la coppia deve essere monogama e romantica anche a discapito della ricerca e dell’appagamento del desiderio sessuale. Inoltre il comportamento sessuale femminile resta circoscritto al valore di quest’ultima: più una donna ha partner sessuali, meno ha valore e credibilità sociale. È così le donne reprimono sul nascere la gran parte dei desideri, riservandosi di godere solo in relazioni: stabili, monogame e romantiche.
A differenza delle donne, molto raramente un uomo nella storia della nostra civiltà ha rischiato di essere completamente rovinato da notizie sulla sua vita sessuale.
Coppie senza sesso
Ci sono anche 1,6 milioni di italiani di 18-40 anni che non fanno sesso. In vent’anni la percentuale di maschi 18-40enni che non praticano sesso è passata dal 3% del totale all’11,6%. Quella delle femmine dal 7,9% all’8,7%. E sono 220.000 le «coppie bianche» in quella fascia d’età: persone che stanno insieme, ma senza avere rapporti sessuali. Spesso le cause sono organiche o ormonali (disfunzione pavimento pelvico, disfunzione erettile, squilibri nei livelli ormonali). Oppure riflettono la difficoltà di una fase della coppia (tipicamente, dopo la nascita di un bambino) o, ancora, la salute della relazione: Magari uno dei due tradisce o sta pensando di farlo. Oppure, ancora, ci sono dei tabù che riguardano il sesso che non sono ancora stati affrontati. Sia chiaro: nessuno deve pensare che esista un “numero di volte” normale o non normale, giusto o non giusto. Coppie diverse hanno abitudini sessuali diverse.
Meno contraccezione, più rischi per la salute
Il 63,3% dei 18-40enni italiani ha avuto rapporti sessuali completi non protetti. Perché rinunciano alla contraccezione? Perché non avevano a disposizione un contraccettivo (22,5%), hanno deciso di correre il rischio (18,1%), non pensavano che ci fossero grandi probabilità di incorrere in una gravidanza indesiderata (17,9%) oppure perché il partner ha preferito non usare contraccettivi (15,1%). Il 33,9% degli uomini e il 23,3% delle donne percepiscono la contraccezione come una limitazione. Esiste una discreta informazione sui metodi contraccettivi: il profilattico è il più conosciuto (dal 92,8%), seguito dalla pillola (dall’86,5%, e il dato sale al 90,7% tra le donne). Una corretta informazione è indispensabile per il sesso sicuro e soprattutto per la tutela della salute.