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Lo sai che le ostetriche sono esperte di perineo, mestruazioni e sessualità?

I n occasione della Giornata Internazionale dell’Ostetrica, il 5 Maggio, abbiamo deciso di fare un punto su questa professione ancora misconosciuta e costellata da tantissimi pregiudizi.
Intanto iniziamo a sfatarne subito uno: le ostetriche libero professioniste non fanno nascere solo i bambini, ma fanno tanto altro! Ad esempio si occupano della salute della donna dal menarca alla menopausa, aiutandola ad aumentare la consapevolezza di se stessa e a ritrovare il proprio equilibrio. L’ostetrica libero professionista, operando al di fuori del Sistema Sanitario Nazionale, sopperisce molto spesso alle carenze del servizio pubblico che, in Italia, è ormai da molti anni caratterizzato da gravi carenze e cecità verso le prestazioni offerte. Si occupano di rieducazione e riabilitazione del pavimento pelvico: dall’incontinenza urinaria al prolasso, dalla stitichezza all’incontinenza anale, per non parlare della tematica “dolore durante i rapporti sessuali” e del dolore pelvico cronico.

Ogni professionista ha la sua specializzazione: È frequente che nel corso della propria carriera professionale ogni ostetrica si specializzi in un preciso ambito, prediligendo l’assistenza alla gravidanza, al parto e all’allattamento oppure il periodo della menopausa, in cui è frequente un supporto riabilitativo, come ad esempio quello previsto per il pavimento pelvico.

 

Perché dovrei andare dall’ostetrica quando posso andare dal ginecologo?

 

In ambito ginecologico, l’ostetrica promuove la salute della donna, con interventi educativi finalizzati a tutelare dalle malattie a trasmissione sessuale, sensibilizza a una maternità responsabile, attraverso l’uso di metodi contraccettivi da scegliere in relazione ai propri valori/convinzioni, promuove la prevenzione dei tumori tipicamente femminili (utero, seno), ad esempio insegnando l’autopalpazione del seno o effettuando il prelievo per il pap test e altri tamponi, offre la propria assistenza in ambulatori di procreazione medicalmente assistita, insegna alle donne la riabilitazione del perineo dopo il parto o in età più avanzata, per prevenire incontinenza o prolasso uterino.

Si occupa nello specifico di:
• Dolore pelvico cronico
• Lacerazioni vulvari
• Cicatrici vulvari e dei genitali
• Ghiandola del Bartolini infiammata
• Secchezza vaginale
• Se è presente incontinenza urinaria, alle feci o ai gas
• Problemi di sessualità: ad esempio quando si prova dolore e quando si ha difficoltà con gli orgasmi,
• Cistiti post coitali o prostatiti,
• Dolori mestruali,
• Vulvodinia,
• Endometriosi,
• Ipertono dei muscoli del pavimento,
• Affezioni vulvovaginali: prurito, bruciore, rossore,
• Vaginismo,
• Diastasi addominale,
• Emorroidi, ragadi anali

 

L’ostetrica in gravidanza e nel puerperio

 

Già prima del concepimento, l’ostetrica realizza il cosiddetto counseling pre-concezionale per fare un’anamnesi della storia personale e famigliare della donna e individuare eventuali fattori di rischio.
Ci si rivolge ad un’ostetrica per avere conferma del concepimento, farsi consigliare i primi esami previsti dal Servizio sanitario nazionale e concordare le visite successive, che se la gravidanza procede fisiologicamente, possono essere effettuate sempre dall’ostetrica. Durante i controlli periodici, verifica che tutto vada bene e fornisce ai futuri genitori i consigli per salvaguardare il benessere suo e del bebè e sostiene i corsi di accompagnamento alla nascita. Al momento del parto, offre la sua assistenza per preservare il più possibile la naturalità dell’evento nascita e conduce in piena autonomia e responsabilità i parti fisiologici, individuando precocemente le condizioni che deviano dalla normalità e che richiedono l’intervento del ginecologo. Nel puerperio, continua a offrire assistenza alla donna che ha partorito, per accertarsi del suo benessere psico-fisico e favorire un buon avvio dell’allattamento al seno e il corretto ripristino delle funzioni fisiologiche.

 

L’ostetrica si occupa anche di sessualità

 

“IO NON RIESCO AD AVERE UN RAPPORTO NON DOLOROSO”
“IO SENTO BRUCIORE CONTINUO”
“IO HO PAURA DI UNA VISITA, NON L’HO MAI FATTA PERCHE’ MI SENTO GIUDICATA PER LA MIA SESSUALITA’, PER COME SONO FATTA, PER IL DOLORE”
“IO NON RIESCO A RILASSARMI DURANTE UN RAPPORTO”
“IO SONO STANCA DI SENTIRMI DIRE CHE è SOLO NELLA MIA TESTA, MA QUANDO MI FACEVANO L’ECOGRAFIA CON LA SONDA SENTIVO UN DOLORE E UN BRUCIORE INDESCRIVIBILE”
“IO NON HO MAI AVUTO UN RAPPORTO COMPLETO”
“IO NON PENSAVO FOSSE UN PROBLEMA QUESTO DOLORE, MA ORA E’ INVALIDANTE NON SOLO NELLA SESSUALITA’”
Il sesso doloroso può essere anche sintomo di una disfunzione del pavimento pelvico. Se fare sesso ci provoca dolore fisico è nostro diritto cercare l’aiuto di un professionista.
Tra i molti benefici che si possono riscontrare durante un percorso di riabilitazione del pavimento pelvico ce ne sono diversi legati alla sfera sessuale. È evidente come le principali disfunzioni del pavimento pelvico comportano un netto peggioramento della qualità della vita sessuale per le donne che ne soffrono. Queste problematiche non riguardano solo donne in menopausa, anzi.

Facciamo il punto sulle principali disfunzioni del pavimento pelvico che portano a problemi legati al benessere sessuale della donna:

• Vaginismo
• Ipertono del pavimento pelvico
• Dispareunia (o dolore sessuale)
• Incontinenza urinaria
• Prolasso dei visceri pelvici (cistocele, prolasso uterino e rettocele)
• Disturbi dello stimolo urinario
• Infezioni dell’appartato genito-urinario con tendenza alle recidive
• Anche nel caso di una donna che sia stata sottoposta ad un intervento di uro-ginecologia (ad esempio per togliere l’utero o per sollevare un prolasso) la riabilitazione del pavimento pelvico sarà particolarmente importante per riprendere con piacere la sessualità.

Segnali e i sintomi che ti fanno capire quando c’è bisogno di intraprendere un percorso di riabilitazione con l’aiuto di un’ostetrica professionista:

• Dolore prima, durante o dopo i rapporti sessuali
• Difficoltà alla penetrazione o anche difficoltà al tentativo di inserire un assorbente interno o una coppetta mestruale
• Sensazione di peso a livello della vescica o sensazione di avere un peso o un corpo estraneo che ingombra il canale vaginale
• Secchezza vaginale in qualsiasi momento della vita (non capita solo in menopausa)
• Incontinenza urinaria
• Disturbi dello stimolo urinario (ad esempio se lo stimolo urinario arriva improvviso e impellente e devi correre subito in bagno senza poterlo assolutamente rimandare)
• Infiammazioni e infezioni della vescica che si ripetono varie volte durante l’anno
• Tutte queste situazioni disfunzionali prima, durante o dopo i rapporti sessuali (anche fino a due o tre giorni dopo i rapporti) sono un chiaro segnale che c’è un problema legato al pavimento pelvico che deve essere affrontato insieme ad un professionista.

 

Che differenza c’è tra fare riabilitazione pelvica con un’ostetrica e con un/a fisioterapista?

 

Operatori differenti, competenze differenti! Comunque in alcuni casi complementari, seppur il pavimento pelvico è fatto di muscoli e legamenti, è strettamente connesso alla fisiologia della riproduzione, alla sessualità, alla continenza urinaria e fecale, alla mestruazione per cui c’è una stretta correlazione tra questa struttura e gli organi che supportano partecipando attivamente alle loro funzioni. Dunque nel trattamento del pavimento pelvico non si agisce solo su dei muscoli ma sulla funzionalità degli organi strettamente connessi tra cui i legamenti uterini, la clitoride, la vagina, la cervice e l’utero stesso e in questo l’ostetrica ne è la professionista di riferimento, al fine di riportare l’omeostasi funzionale.

 

Attenzione! L’ostetrica effettua prestazioni sanitarie! Le pratiche olistiche sono un’altra cosa!

 

Quando parliamo di fisiologia intendiamo la scienza che studia il funzionamento del corpo umano e delle sue parti. Nello specifico l’ostetrica si occupa della fisiologia dell’apparato riproduttivo femminile nelle varie fasce di età e attraverso questa scienza favorire il benessere della donna dall’età puberale alla menopausa e oltre. A volte potrebbe succedere che le due cose vengano confuse (pratiche olistiche e fisiologia) ma sono due realtà completamente differenti anche perché utilizzano strumenti diversi. A seconda dell’ambito specialistico, la fisiologia si avvale delle conoscenze di numerose discipline, come chimica e fisica, alcune branche della biologia quali: biochimica, biologia molecolare, anatomia, citologia e istologia e costituisce anche la base fondamentale per numerose discipline mediche quali la patologia, la farmacologia e la tossicologia.
Le pratiche olistiche invece offrono un intervento integrato verso il paziente, proponendo un percorso che comprenda aspetti fisici, aspetti mentali, aspetti emotivi ed aspetti spirituali; le discipline olistiche rientrano ad esempio: massaggi olistici, riflessologia, shiatsu, aromaterapia, pranoterapia, reiki, tecniche energetiche con i cristalli, rimedi naturali con oli essenziali, fiori di Bach, infusi a base di erbe, alimentazione naturale, yoga, danzaterapia, Qi Gong, esercizi di respirazione, visualizzazione e rilassamento, percorsi di meditazione e mindfulness. Si tratta di un ampio ventaglio di pratiche, che spesso affondano le proprie radici in antiche tradizioni: la medicina tradizionale cinese, la medicina ayurvedica, la naturopatia, l’omeopatia, l’antroposofia. Ma non sono prestazioni sanitarie.

 

 

Giornalista ed imprenditrice, esperta in tematiche riguardanti gli stereotipi di genere nella medicina. Titolare del centro Io Calabria e Direttrice di Io Calabria Magazine