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Sessualità femminile: quanto ne sai? A tu per tu con l’ostetrica

Q uando si parla di sessualità il rischio è sempre lo stesso: essere considerati volgari o sfacciati. Eppure la sessualità è qualcosa che coinvolge tutti e di certo non può essere messa da parte, soprattutto da chi si occupa di salute. Ed allora eccoci qui, affinchè siano sempre meno le donne con dubbi, domande, confusione e a volte frustrazione, frutto di una divulgazione superficiale delle informazioni e di studi concentrati soprattutto sulla fisiologia maschile.
Parlare di sessualità è però anche molto complicato perché è un argomento vasto e dalle mille sfaccettature, per cui inizieremo pian piano a trattarne alcune parti e voi lettrici potrete essere le prime a darci suggerimenti su quali tematiche interessano maggiormente.

 

La sessualità ha una data di scadenza?

 

Proprio perché la sessualità riguarda tutti, tanto che in uno studio sui comportamenti sessuali delle persone anziane si è visto che il 54% degli uomini e il 21% delle donne di età compresa tra i 70 e gli 80 anni ha riferito di aver avuto rapporti sessuali nel corso dell’ultimo anno, è necessario affermare che “la sessualità non ha una data di scadenza”, bensì accompagna una persona per tutta la vita e potrebbe modificarsi, maturare e cambiare attraverso le età. Detto questo, è scontato sottolineare che per mantenerla viva bisogna imparare ad ascoltare i bisogni del proprio corpo ed evolvere con essi. Dunque tutto inizia dalle fondamenta, che devono essere solide, e cosa c’è di più importante di imparare a conoscerci bene? Come è fatto il nostro corpo, quali sono le zone erogene, da dove deriva il piacere, e cosa è il piacere?!

 

Come è fatta la vulva e la vagina?

 

Le nostre strutture genitali si dividono in interne ed esterne e a questo proposito, se non lo avete mai fatto, vi proporrei di utilizzare uno specchio e iniziare questa conoscenza…
La vulva è rappresentata da tutti gli organi sessuali esterni, delimitata dal pube superiormente, l’ano inferiormente e dalle piene inguinali lateralmente. Dunque la vulva non è la vagina, e quest’ultima è solo una delle parti, o meglio il vestibolo vaginale.
Le labbra che costituiscono la vulva, vengono spesso definite piccole e grandi, ma sarebbe più opportune definirle semplicemente interne ed esterne perché altrimenti è facile creare confusione o sentirsi inadeguate essenndo in alcuni casi, le piccole labbra più grandi delle grandi labbra ( scusate il gioco di parole); in ogni caso a prescindere dal nome non cambia la loro funzione che è quella di doppio strato di protezione. Proseguendo nell’esplorazione, allargando le labbra interne, all’apice è presente il clitoride , o meglio il glande, che può essere più o meno visibile ( in alcune donne è maggiormente visibile durante l’eccitazione poiché di modifica rigonfiandosi e ingrandendosi leggermente), il resto di questo organo deputato al piacere si sviluppa verso l’interno, in particolare un corpo interno e due radici che si allungano sempre internamente sui due lati della vulva. Al di sotto del glande del clitoride è presente l’orifizio uretrale esterno da cui esce l’urina e proseguendo ancora verso il basso troviamo l’orifizio vaginale che è praticamente la “porta della vagina”che invece a sua volta è una sorta di canale virtuale ( in realtà è sempre chiuso se non in determinate situazioni) che arriva fino alla cervice uterina. L’orificio vaginale è poi circondato dall’imene o corona vaginale, una membrana più o meno visibile che separa a sua volta l’orificio vaginale dalla vagina stessa. Come ogni altra parte del corpo cambia nel tempo, cambia con l’età e soprattutto è diverso da donna a donna, di conseguenza può essere più o meno elastico, più o meno spesso, più o meno rosato, di certo non è un sigillo di garanzia visto che non chiude un bel niente! Su questo argomento potremmo proseguire per ore, ma continuiamo la nostra conoscenza, e scopriamo come ai lati dell ‘orificio vaginale ci sono due piccole formazioni ovali che producono solo in piccola parte il liquido della lubrificazione durante l’attività sessuale, le Ghiandole di Bartolini.

 

Cosa è il pavimento pelvico?

 

Ed infine, il famosissimo perineo, ovvero il tratto che va dalla base dell’orificio vaginale all’ano; è una parte estremamente sensibile e i muscoli pelvici connessi a questa zona sono molto importanti per la salute sessuale e il piacere oltre che le funzioni di contenimento e sostegno dei genitali interni, vescica e intestino.
Ecco questo è tutto quello che possiamo vedere riguardo all’area genitale femminile, il resto fa parte degli organi interni e quindi la vagina, l’utero con la sua cervice, le ovaie e tube di falloppio. Paradossalmante conosciamo maggiormente ciò che non si vede da quello che si vede, non chiedetemi il perché in quanto mi sembra un controsenso, ma adesso che insieme abbiamo imparato a osservarci , lo step successivo sarebbe capire come tutto questo funziona, e il bello è che non c’è bisogno di un’altra persona… ancora una volta la natura se non fosse censurata potrebbe fare il suo percorso; quante di voi hanno visto i bambini e le bambine, anche molto piccoli accarezzare i propri genitali, esplorarli, conoscerli? Ecco se lasciassimo loro fare, probabilmente conoscerebbero anche questa parte e la loro funzione come si fa per un dito, il naso, un piede… ma il bello è che non è mai troppo tardi perché quel tempo può essere recuperato e riscoperto anche perché la sessualità non è la riproduzione soltanto, e nella donna questo concetto è ancora più chiaro tanto è vero che esistono organi diversi per le diverse funzioni: il clitoride è l’organo deputato al piacere, mentre vagina, utero, ovaie sono invece indispensabili per la riproduzione, nonostante abbiano delle partiti che per via dell’innervazione possono comunque innescare sensazioni di piacere.
Da qui, il discorso che facevamo all’inizio, ovvero che la sessualità non ha età, altrimenti poi finita l ‘età fertile non dovrebbe esistere sessualità, mentre con la menopausa ad esempio la sessualità è semplicemente diversa e magari se la penetrazione è più “difficile” per la fisiologica atrofiavulvovaginale ci sarà un motivo! con questa affermazione non sto assolutamente dicendo che in menopausa non si può o non è necessario l’atto penetrativo, ma che sicuramente non è la sola strada per raggiungere una sessualità soddisfacente!
Detto questo, aspettiamo le vostre curiosità, i vostri dubbi e noi intanto prepariamo il prossimo contributo che parlerà di…. È una sorpresa!

Teresa Mastrota, Ostetrica dal 2012, ha intrapreso da subito l’attività di libero professionista operando a sostegno del benessere femminile dalla pubertà alla menopausa, delle famiglie con assistenza a gravidanze fisiologiche, travagli, puerperi e del neonato fino al primo anno di vita in tutto il territorio calabrese. Dal 2016 si è specializzata in rieducazione e riabilitazione perineale presso l’università Luigi Vanvitelli di Napoli.