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Metodo Apollo: alimentazione e malattie autoimmuni

L e problematiche legate alla pelle, in particolare la psoriasi e la dermatite atopica ,sono una condizione fastidiosa e talvolta imbarazzante che può creare grandi disagi e sconforto in chi ne soffre. Purtroppo la psoriasi, in particolare, è difficile da curare in modo definitivo, ma esistono metodi alternativi che possono rappresentare un valido aiuto. Uno dei metodi che più conosciuti e che riscontra maggiori effetti positivi è il “Metodo Apollo. Nonostante non siano da considerarsi come malattie estremamente pericolose per la salute, è indubbio che siano da considerare come condizioni di disagio che molti vorrebbero curare del tutto.

Poiché è più che evidente che le problematiche della pelle possano essere ricondotte alla tipologia di nutrizione e a stati infiammatori legati ad essa, sta prendendo piede un metodo alternativo, che cerca di curare la radice del problema della psoriasi e della dermatite atopica : parliamo del Metodo Apollo.

Tale Metodo si sviluppa all’analisi approfondita e dettagliata dell’eziopatogenesi della psoriasi; lo strumento operativo si basa su:
1) una dieta adattata specifica per le malattie autoimmuni;
2) un protocollo di integrazione;
3) un trattamento topico specifico;
4) l’utilizzo di alimenti fermentati (effetto prebiotico).

Bizzarramente, nasce nel 2009 da una discussione su Facebook, dove molte persone afflitte di psoriasi stavano cercando di trovare una soluzione che potesse aiutarle ad alleviare i sintomi. Questa discussione ha portato alla stesura di un primo manuale per curare la psoriasi in modo profondo, reso poi gratuito e liberamente consultabile da chiunque lo desiderasse. Questa fu la base del Metodo Apollo, che fa parte di una branca di terapie chiamata “medicina funzionale”. Il nome scelto, “Metodo Apollo”, non è casuale: si ispira alla divinità degli antichi Greci e Romani della medicina e della salute, protettore del corpo e del suo benessere. Il nome scelto come buon auspicio per tutti coloro che cercano sollievo e cura per la psoriasi. Tale Metodo coniuga la giusta alimentazione con l’utilizzo di prodotti topici di alta qualità, utilizzabili da un vasto pubblico che soffre di psoriasi. Può essere considerata una terapia integrativa; parte da un protocollo nutrizionale, che ha lo scopo di curare le singole cause che provocano l’insorgenza di psoriasi. Ciò vuol dire integrare una corretta alimentazione, che predilige cibi sani e dal contenuto nutrizionale adeguato, all’utilizzo di prodotti specifici per attenuare prurito, rossore e irritazione della pelle. Questo perché cibarsi di alcuni alimenti può creare una reazione avversa nel corpo e questi alimenti possono essere il glutine, le caseine nei legumi e causano un’infiammazione nel corpo. Se a tale alimentazione scorretta si aggiungono fattori di stress ( il cortisolo, l’ormone dello stress, ha un enorme peso al riguardo) , ansia o ipovitaminosi (in particolare della vitamina D) possono comparire psoriasi e dermatiti. In molti casi esiste già una predisposizione genetica, che è alla radice di queste reazioni tossiche nel corpo all’assunzione di certi cibi, ma è importante comunque individuare tutti gli elementi che contribuiscono a infiammazione e rossore della pelle.
Il Metodo Apollo, quindi, parte dal presupposto che la psoriasi sia una malattia “autoimmune” di origine infiammatoria, ma spesso non sono chiare le cause di questa infiammazione e solo comprendendo le cause del disequilibrio corporeo si può pianificare una terapia, utilizzando per esempio alimenti antinfiammatori, evitare i cibi che creano intolleranze, e diminuire al massimo le cause di stress mentale e fisico.

 

Il metodo e le malattie autoimmuni

 

Il Metodo Apollo tiene in considerazione molti elementi per curare chi soffre di psoriasi e dermatite: non solo la predisposizione genetica, ma anche le abitudini alimentari, gli elementi di stress esterno ed eventuali intolleranze o allergie. Con un quadro completo del singolo paziente, è possibile individuare la metodologia più adatta per curare questo disturbo agendo sulle cause profonde. Ma vediamo nel dettaglio di quali malattie autoimmuni stiamo parlando.
La psoriasi è una malattia della pelle o condizione dermatologica, che si manifesta con pelle arrossata e infiammata, macchioline e placche. Si tratta di una condizione cronica, che risulta molto fastidiosa e crea numerosi disagi per chi ne soffre. Oltre al rossore, essa si manifesta anche con prurito insistente, e può colpire diverse zone del corpo, tra cui le più comuni sono mani e piedi, ginocchia e gomiti e schiena. La pelle tende ad ispessirsi e a desquamare, talvolta – nei casi più gravi – può creare segni come cicatrici. Non si conoscono le cause certe della psoriasi, ma ci possono essere diversi fattori che possono influenzarne la comparsa. Una di questa è una predisposizione genetica naturale, oppure anche un problema legato al sistema immunitario o a sollecitazioni esterne. Come tante altre malattie della pelle, tende a peggiorare in situazione di forte stress o di disequilibrio dell’organismo, in particolare a fronte di abitudini alimentari e di vita scorrette.
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria ricorrente cronica della pelle che coinvolge suscettibilità genetica, disfunzione immunologica, barriera epidermica e fattori ambientali. Il prurito è un sintomo primario. I casi gravi possono richiedere un trattamento immunosoppressivo sistemico. La dermatite atopica dell’infanzia spesso scompare o si riduce notevolmente con l’età adulta. La dermatite atopica (DA) o eczema atopico è un’infiammazione cronica non contagiosa della pelle. La pelle del paziente presenta chiazze rosse o brunastre e appare secca, screpolata o squamosa, mentre il prurito compare soprattutto di notte. I pazienti affetti da Dermatite Atopica sono più inclini a sviluppare infezione cutanea sovrapposta di origine batterica o virale. Alcuni segni clinici, come la formazione di croste, essudati purulenti e pustole, possono essere accompagnati da infezioni localizzate o dermatiti in fase attiva. L’esatta causa non è del tutto chiara, posto che tale malattia può coinvolgere fattori genetici e ambientali responsabili della formazione di anomalie nell’epidermide e nel sistema immunitario.

 

Consigli sull’alimentazione per una soluzione naturale

 

Il cosiddetto “protocollo autoimmune” è un programma dieto-terapico particolare, che ha un duplice obiettivo:
1) diminuire i livelli infiammatori che si accompagnano alla patologia autoimmune;
2) risanare la salute intestinale, da cui la malattia ha inizio.

Il protocollo del Metodo Apollo prevede l’eliminazione di glutine, caseine (latticini) e lectine, e la forte limitazione di alimenti che vanno ad esacerbare un’infiammazione già in atto (ad esempio pomodori, melanzane, patate, frutta secca con pellicina), quindi l’eliminazione di tutti gli alimenti che esercitano uno stimolo immunogeno.
Per l’esattezza parliamo di :
– Glutine e proteine del grano: questo gruppo di proteine sono in grado di alterare la permeabilità intestinale favorendo l’infiammazione e il passaggio nel circolo ematico di sostanze nocive;
-Caseina: questa molecola è un potente liberatore di istamina, ha effetto infiammatorio e interagisce con i recettori insulinici favorendo l’insulino-resistenza;
– Lectine: famiglia di proteine presenti nei cereali, nei legumi ed altre specie vegetali:
-Saponine : anti nutrienti contenuti nei legumi e negli pseudo-cereali come quinoa e amaranto;
-Solanacee: pomodori, peperoni, melanzane, patate, bacche di Goji, pepe; la solanina è una sostanza pro-infiammatoria ;
– Zuccheri raffinati e alimenti processati ricchi di additivi e coloranti: l’eccesso di zucchero promuove la sindrome metabolica e promuove l’infiammazione sistemica.

La dieta per patologie autoimmuni e infiammatorie necessita di un lungo tempo di aderenza prima di poter permettere una tolleranza verso gli alimenti esclusi, che, anche in futuro, dovranno comunque essere molto ben calibrati per non dare effetto accumulo. Così tante limitazioni possono risultare estreme e causare una forte frustrazione nell’animo del paziente, è comprensibile. Ma il risultato è la cura di determinate malattie “croniche” e autoimmuni e, inoltre, non c’è da aver timore! Seguire una dieta sana con l’aiuto di validi specialisti può aiutare ad alleggerire notevolmente il peso di una tale e considerevole serie di limitazioni.

Marta Maiolo nasce il 30/04/1990 . Originaria di Caulonia ,uno dei tanti paesini della Locride ,in provincia di Reggio Calabria . Dottoressa in Sc. Politiche presso l'Università della Calabria