Di cosa hanno bisogno le mamme e le neomamme?
Di essere ascoltate, comprese e non giudicate, in sostanza. Ma oltre la comunicazione ci sono anche i fatti e la capacità di fare chiarezza e informazione trasparente, e questi ultimi posso davvero risollevare la questione, un’ostetrica lo sa, proprio perché la comunicazione tra un’ostetrica e la nuova mamma possiede un tale peso nel percorso di crescita e nell’approccio al nuovo ambiente che può creare aspetti simbiotici e di forte impatto con la nuova vita venuta al mondo.
Inoltre, l’isolamento e il mancato sostegno da parte di una rete familiare e/o di conoscenze consolidate grava sulla salute fisica e mentale della donna, sul suo tempo qualitativamente speso per riprendersi e, soprattutto, sul nascituro stesso. La capacità di integrarsi in un nuovo ambiente è data anche dalla molteplicità di interazioni che da subito si possono avere e gli stimoli che una nuova vita è capace di recepire sono infiniti. Un concatenarsi di fattori che arrivati alla somma fanno la differenza.
Ma andiamo per gradi.
Di vitale importanza è che ogni mamma venga informata su tutti i processi fisiologici del puerperio entro le prime 24 ore dal parto e se ha anche seguito un corso di accompagnamento alla nascita è ancora meglio.
Una migliore conoscenza e consapevolezza di sé significa, anche, sapere che:
• morsi uterini presenti anche nei giorni dopo il parto, soprattutto nelle pluripare; si attenueranno dal 3 giorni in poi
• perdite vaginali che si modificheranno nel corso delle settimane successive e da ematiche diverranno sierose
• le normali caratteristiche del cambiamento emotivo del puerperio e la sua risoluzione entro 10-14 giorni dal parto (baby blues).
Ma esistono anche dei disturbi più particolari e sporadici ma che possono intimorire senza dubbio:
• Emorragia post partum nel puerperio
• Durante il puerperio, perdite vaginali anormali dovrebbero essere valutate soprattutto se sono inclusi dolore addominale e febbre.
• Il rischio di emorragia post partum (secondaria) infatti, persiste sino alla 12esima settimana dopo il parto.
Ecco uno schema di ciò che normalmente può succedere:
• primi giorni: perdite ematiche rosse
• dal 3^ – 4^ giorno: perdite sierose
• dal 10^ giorno in poi: perdite chiaro-giallastre (contengono più leucociti).
• entro 3 settimane le lochiazioni dovrebbero sparire del tutto.
Inoltre, è importante agire in maniera tale da prevenire infezioni del tratto genitale nel puerperio ma come fare a capirlo? Ponendo particolare attenzione in caso di temperatura superiore ai 38°C con la misurazione ripetuta nell’arco delle 4-6 ore. Qualora rimanesse sopra i 38°C alla seconda rilevazione o fossero presenti altri sintomi e segni misurabili di infezione, bisognerebbe effettuare un approfondimento diagnostico rivolgendoti sempre alla tua Ostetrica!
Inoltre, entro 6 ore dal parto, è importante effettuare e documentare almeno una misurazione della PA Pressione Arteriosa. Stando bene attenti alla pressione diastolica.
Infatti:
• se questa è superiore ai 90 mm Hg e non ci sono altri segni o sintomi pre-eclamptici, la misurazione della pressione dovrebbe essere ripetuta entro le quattro ore successive
• oppure se superiore ai 90 mm Hg ed è accompagnata da un altro segno o sintomo pre-eclamptico effettuare approfondimenti.
Qualora la pressione diastolica fosse superiore ai 90 mm Hg e non riuscisse a scendere al di sotto dei 90 mm Hg entro quattro ore, bisogna considerare il rischio pre-eclamptico che consiste in una serie di crisi convulsive nella donna.
La valutazione del perineo andrebbe eseguita nel caso in cui la donna avvertisse dolore o fastidio.
Per alleviare il dolore:
• applicazione di ghiacccio
• analgesia orale (paracetamolo o ibuprofene), oppure
• terapia antinfiammatoria non steroidea orale o rettale
• cercare di evitare la gravità e le pressioni addominali
• limitare il più possibile di sollevare pesi
Segni e sintomi di infezione, di inadeguata cicatrizzazione, di una diastasi della ferita o di mancata guarigione della stessa dovrebbero essere verificati con l’ostetrica.
Seguire, inoltre, un’adeguata dieta facilita il reintegro e la rimessa in forze della donna, data la capacità di determinati elementi di avere effetti benefici. L ‘ideale è consumare molta frutta e verdura, pesce, frutta secca, olio extravergine di oliva, poca carne bianca, pochissima carne rossa come pure salumi e formaggi. Questo, insieme a una regolare attività fisica, è la ricetta per stare bene a ogni età.
Non solo benessere fisico
Ritornando al concetto della comunicazione, è importante garantire non solo il benessere “visivo” e quindi fisico della donna, ma anche e soprattutto, il benessere mentale della madre che durante il puerperio è indispensabile che questa riceva l’incontro dopo il parto e una volta a casa. Un’ ostetrica, infatti, durante il puerperio assicura il benessere emotivo della donna indagando, grazie a delle strategie, sulla gestione delle difficoltà quotidiane, ad esempio.
Le madri e i loro familiari dovrebbero essere incoraggiati a parlare su cambio d’umore, stato emotivo o comportamento inusuale per la donna. Solo così si può indagare su segni e sintomi di dei problemi di salute mentale materna che possono verificarsi a distanza di settimane o mesi dal parto.
La sfera sessuale è un aspetto che non andrebbe mai trascurato nel puerperio. Qui infatti si indaga non solo sulla donna ma sull’intimità della coppia. Hanno ripreso i rapporti sessuali? C’è stata dispareunia nelle prime 2-6 settimane dopo il parto? Ansia? Quali possono essere le ragioni legate a questa? Domande e risposte che serviranno ad aiutare a ‘ristabilire’ eventualmente equilibrio nella coppia.
In caso quindi di disparenuria cosa suggerire?
• controllo del perineo soprattutto in caso di traumi da parto
• utilizzo di un gel lubrificante a base di acqua per aiutare ad alleviare il disagio durante i rapporti sessuali.