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Bruciore uretrale nella donna: cos’è e come si cura?

I l bruciore uretrale femminile è un sintomo sgradevole che può essere causato da varie condizioni mediche. Si manifesta come una sensazione di bruciore o dolore durante la minzione, e può essere accompagnato da altri sintomi come prurito, irritazione o aumento della frequenza urinaria. Questo sintomo può avere diverse cause tra cui infezioni, malattie sessualmente trasmissibili, irritazioni o lesioni dell’uretra. Uno dei principali fattori che possono causare il bruciore uretrale è l’infezione del tratto urinario (uretrite). Questa condizione si verifica quando i batteri entrano nell’uretra e si moltiplicano, causando irritazione e infiammazione. Le infezioni del tratto urinario sono più comuni nelle donne, ma possono colpire anche gli uomini.

 

Quali sono i sintomi del bruciore uretrale femminile?

 

• si urina con una frequenza molto più alta del normale
• se si hanno delle perdite urinarie durante l’arco della giornata
• quando si prova dolore durante la minzione
• se si lamentano dolori e pressioni nella zona del basso ventre o della schiena
• quando l’urina risulta maleodorante, torbida o di colore scuro
• quando si nota presenza di sangue nelle urine.

Un’altra causa comune di bruciore uretrale femminile è l’uretrite, che è l’infiammazione dell’uretra. Con uretrite si intende l’infiammazione dell’uretra, il canale che mette in collegamento la vescica con l’orifizio uretrale, il forellino che permette all’urina di fuoriuscire verso l’esterno. L’uretrite può colpire le donne, ma, a differenza della cistite, in misura minore rispetto all’uomo. Questo perché l’anatomia dell’uretra è diversa tra i due sessi: nella donna l’uretra è molto più corta (circa 4 centimetri), mentre nell’uomo può raggiungere i 15-20 centimetri, con un percorso più complesso e una funzione aggiuntiva, quella di canale per il trasporto dello sperma verso l’esterno. L’uretrite può causare sintomi come bruciore uretrale, secrezioni anomale dall’uretra e bisogno frequente di urinare.

 

Le cause dell’uretrite

 

A determinare l’uretrite possono essere davvero molti fattori, ma possiamo riassumere le cause scatenanti in due grandi categorie: quelle infettive e quelle non infettive. Nelle prime rientrano batteri, virus e microbi causa di infezioni, mentre le uretriti che non dipendono da agenti patogeni sono solitamente il prodotto di traumi. La trasmissione delle infezioni alla base dell’uretrite avviene perlopiù per via sessuale, attraverso rapporti non protetti.

 

Uretrite batterica

 

Una delle più comuni uretriti di origine batterica è l’uretrite gonococcica, associata alla gonorrea, malattia causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. Tra le uretriti non gonococciche rientra l’uretrite da clamidia, altra malattia sessualmente trasmissibile il cui responsabile è il batterio Chlamydia trachomatis. In questo caso, i sintomi sono più lievi o assenti e spesso si scopre di averla dopo molto tempo dal contagio, per esempio durante un esame per la gravidanza. Un altro batterio che può portare l’uretrite è l’Escherichia coli, che noi donne conosciamo bene per un’altra infezione che ci tartassa: la cistite. Vive normalmente nell’intestino, ma può passare davanti, nella zona vulvare, per un’igiene intima scorretta o per la stitichezza. Ulteriori uretriti che dipendono da batteri sono quella causata dai micoplasmi o dal batterio della sifilide.

 

Uretrite da virus

 

Il virus più comune a causare l’uretrite è l’Herpes simplex virus, alla base anche dell’herpes genitale femminile, che porta con sé altri segni fastidiosi, come la comparsa di vescicole nella zona intima. Più rara, invece, l’uretrite da Adenovirus.

 

Uretrite da Candida

 

I funghi del genere Candida fanno naturalmente parte del nostro organismo, dove vivono in equilibrio con altri funghi e batteri “buoni”. Uno squilibrio, però, spinge la Candida a crescere in sovrannumero e a popolare aree del corpo dove è sgradita. Nella donna, la candidosi si presenta solitamente con una vaginite, fatta di perdite biancastre e forte prurito intimo, ma non è escluso che possa colpire l’uretra, anche se il fenomeno è piuttosto raro.

 

Uretrite traumatica

 

Si parla di uretrite traumatica quando la sua comparsa non è dovuta direttamente a un’infezione di virus a batteri, quanto piuttosto da eventi di tipo traumatico. A irritare il canale dell’uretra possono essere stati, per esempio, dei calcoli renali durante il loro passaggio oppure l’uso prolungato di catetere vescicale. Anche piccoli traumi come la penetrazione vaginale, indumenti troppo stretti o un’igiene intima aggressiva possono arrivare a infiammare l’uretra.

 

 

Come si cura l’uretrite? Chiediamolo all’ostetrica!

 

 

Prima cosa da fare, valutare la causa scatenante. Appurata la natura dell’infezione e l’agente patogeno coinvolto instaurare una terapia antibiotica/antiinfiammatoria. Modificare alcune abitudini di vita quotidiana. Prendersi cura del proprio pavimento pelvico. Il primo passo è valutare il perineo per capire se vi delle concause che possono accentuare il bruciore uretrale: incontinenza urinaria,ipotono/ipertono. Seguire un percorso di riabilitazione e rieducazione perineale per acquisire quelle conoscenze che ci portano al miglioramento a lungo termine
Per lenire nell’immediato è possibile utilizzare la nuova tecnica riabilitativa del “Caress Flow”. Delle insufflazioni di ossigeno e acido ialuronico direttamente sulla vulva e sull’introito uretrale consentiranno un beneficio immediatamente in termini di sintomatologia.

 

Il mio nome è Maria Rita Genovese e sono un’ostetrica. Dopo aver concluso gli studi universitari, ho intrapreso l’attività portando le mie competenze sul territorio, frequentando un Master di primo livello in Ostetricia di Comunità. Da anni mi occupo di accompagnare e seguire le donne che si accingono a intraprendere una gravidanza con consulenze, corsi di accompagnamento alla nascita personalizzati, assistenza al travaglio, post partum e puerperio, fornendo loro sostegno e protezione e attivando interventi di promozione dell’allattamento al seno, il tutto senza tralasciare l’importanza dell’attività fisica svolta in acqua e in palestra, con corsi rivolti sia alle mamme che ai bebè. Accompagno le donne nell’importante percorso di prevenzione della loro salute, mi occupo del trattamento delle principali patologie della sfera genitale femminile. Sono esperta in riabilitazione e rieducazione del pavimento pelvico, con particolare focus sulla sfera della gravidanza-età fertile-adulta.