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L’importanza della salute psicologica per il benessere psicofisico dell’individuo

Se fino a circa 30-40 anni fa, il concetto di salute era prevalentemente incentrato sull’aspetto fisico, oggi risulta sempre più evidente il ruolo e l’importanza che la sfera psicologica ed emozionale hanno nel determinare la salute globale per l’individuo. La salute mentale è parte integrante del benessere, lo si deduce dalla definizione di salute della Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità”. “Non c’è salute, senza salute mentale” ha dichiarato, inoltre, ed a più riprese, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblicando anche un documento contenente diversi messaggi con l’obiettivo di sostenere il benessere mentale e psicosociale tra i diversi gruppi sociali. Tali affermazioni, sono da ritenersi di prezioso valore, soprattutto, in rapporto al delicato momento storico che stiamo affrontando. Infatti, le conseguenze sociali e l’impatto psicologico ed in termini di stress che stiamo vivendo, ci pongono necessariamente dinanzi a dei problemi che vanno gestiti in un’ottica che veda il benessere come un puzzle i cui tasselli devono essere perfettamente integrati.

 

Quanto è importante la salute mentale?

 

Salute, quindi, non è un termine vuoto, ma che assume un ruolo determinante ed a cui tutti dobbiamo volgere la nostra attenzione, a partire da un corretto stile di vita e dalla gestione delle nostre emozioni e dello stress. La parola salute deriva dal latino salus e ci riporta inevitabilmente ad una dimensione di integrità e di salvezza. Non tutti posseggono, tuttavia, le stesse risorse per reagire efficacemente a intense condizioni di stress, angoscia ed isolamento e l’emergenza sanitaria ancora in atto ha sicuramente esacerbato alcune nostre paure o ne ha fatte nascere di nuove. Ci sono persone più sensibili che sono predisposte ad insorgenza sintomatologica per età e/o condizioni psichiche preesistenti che possono dare origine ad episodi di ansia, deflessione del tono dell’umore o peggioramento di patologie già in atto. L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea l’importanza di preservare il benessere fisico, psicologico e relazionale attingendo alle proprie risorse, ricercando quel prezioso equilibrio di mente corpo spirito che, nella società odierna, sembra sempre più una chimera.

 

Ma, in cosa consiste l’equilibrio ed è davvero uno stato a cui anelare come se si trattasse di una conquista durevole e permanente?

 

L’equilibrio, come la parola stessa ci suggerisce, è un movimento in continua trasformazione, un divenire a cui tendere, che ci vede quasi come dei giocolieri, impegnati a destreggiarci in più sfere della nostra esistenza nel tentativo di tenerle integre ed unite. Ma, contrariamente a quanto nell’immaginario comune si potrebbe pensare, l’equilibrio, più che ad una condizione di omeostasi, tende ad una condizione di “omeodinamica”,ovvero, in continua evoluzione. Per far questo è necessario, quindi, allenare proprio le nostre innate risorse interiori, sviluppare delle caratteristiche che ci consentano di prenderci cura di noi stessi quotidianamente per poter poi, di conseguenza, prenderci cura della nostra vita e delle persone che gravitano attorno ad essa, che siano familiari, amici, colleghi e membri della società di cui facciamo parte. La salute, quindi, proprio nell’ottica della definizione fornita dall’OMS, è un quadro complesso e che deve essere condito il più possibile di vari ingredienti. Una parola chiave è pertanto, INTEGRAZIONE. Cosa si intende per integrazione? Significa curarci anche del nostro mondo interiore, della nostra sfera emozionale e psichica, oltre che del nostro corpo, poiché la nostra sfera psicologica, assieme ad altre sfere del nostro vivere, ha un’incidenza caratterizzante ed un impatto determinante sulla qualità della nostra vita e, di conseguenza, della nostra salute.

 

Emozioni: riconoscerle per imparare a gestirle

 

Sempre più numerosi ed autorevoli studi scientifici, infatti, mettono in evidenza, come le emozioni ed il modo in cui ci rapportiamo ad esse, le viviamo e le ” gestiamo”, le conosciamo ed esploriamo, siano dei tasselli cruciali nel mantenimento della buona salute o nel recuperare da vissuti di malattia e/o stressogeni. Basti pensare alla PNEI, la psiconeuroimmunologia, la quale punta proprio sulla stretta connessione e correlazione che esiste e sussiste tra la psiche, la neurologia e il nostro sistema immunitario ed endocrino.
E’ ormai evidenza scientifica, ad esempio, di come episodi stressogeni e ad alto impatto emozionale, se non opportunamente vissuti e risolti, diano luogo a conflitti emotivi, incidendo moltissimo sulla comparsa di patologie, siano esse di manifestazione fisica o psichica. Inoltre, è scientificamente dimostrato, di come un atteggiamento positivo e resiliente, una gestione corretta dello stress, la risoluzione di conflitti e disagi anche esistenziali, possano essere dei fattori migliorativi qualora ci si trovi ad affrontare dei disagi e delle malattie, anche di natura organica.

La salute mentale, come altri aspetti della salute, può essere influenzata da diversi di fattori socio-economici sui quali è necessario agire con strategie globali di promozione, prevenzione, trattamento e recovery in un approccio di government globale.

 

Salute mentale e ambiente

 

I determinanti della salute mentale e dei disturbi mentali includono non solo caratteristiche individuali come la capacità di gestire i propri pensieri, le emozioni, i comportamenti e le relazioni con gli altri, ma anche fattori sociali, culturali, economici, politici e ambientali, tra cui le politiche adottate a livello nazionale, la protezione sociale, lo standard di vita, le condizioni lavorative e il supporto sociale offerto dalla comunità. L’esposizione alle avversità sin dalla tenera età rappresenta un fattore di rischio per disturbi mentali ormai riconosciuto e che si può prevenire. Inoltre, le persone con disturbi mentali sperimentano tassi di disabilità e di mortalità più elevati rispetto alla media.
Per esempio persone con depressione maggiore e schizofrenia hanno una possibilità maggiore del 40-60%, rispetto al resto della popolazione, di morte prematura, a causa di altre malattie, che spesso non vengono affrontate (come cancro, malattie cardiovascolari, diabete o infezione da HIV), e di suicidio. Quest’ultimo rappresenta la seconda causa di mortalità nei giovani su scala mondiale. Spesso i disturbi mentali influiscono su altre malattie, come il cancro, le malattie cardiovascolari e l’infezione da HIV/AIDS, e sono a loro volta influenzate da queste. È stato dimostrato, per esempio, che la depressione può causare una predisposizione all’infarto del miocardio e al diabete, i quali, a loro volta, aumentano il rischio d’insorgenza di una depressione.
Numerosi fattori di rischio come una modesta condizione socioeconomica, l’alcolismo e lo stress si riscontrano comunemente sia nei disturbi mentali che in altre malattie non trasmissibili. Si è constatato inoltre che spesso i disturbi mentali si accompagnano ai disturbi da uso di sostanze psicoattive.

L’approccio alla salute, pertanto, come detto anche precedentemente, deve essere necessariamente affrontato su più livelli che interagiscono e cooperano tra di loro. Del resto, uno stile di vita sano, è una conquista a cui tendere ogni giorno, cercando di acquisire tutte i mezzi e gli strumenti, pratici oltre che teorici, per poterla mantenere nel corso del tempo.