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Educazione sessuale: sai come è fatta la vulva e la vagina?

L’ educazione sessuale è da sempre un argomento ostico sia tra le mura domestiche che dentro aule o luoghi di spessore pubblico. Ancora peggiore è la situazione in cui versa l’educazione “affettiva”, bistrattata e snobbata da una forte corrente patriarcale che l’ammanta unicamente di connotazione negativa.
E qui la differenza tra le varie nazioni è lampante. Nel continente, la presenza dell’educazione sessuale in classe è normalizzata già dagli anni ’50 con Svezia e Germania come apripista. Fanno eccezione quei pochi Paesi, dove, analiticamente parlando, la questione della “divisione tra sfera pubblica e privata” è ancora fortemente influenzata da dottrine non laiche. Si parla di paesi come l’Italia, la Bulgaria, la Polonia e la Romania. Nel nostro Paese il sesso e tutto ciò che lo riguarda è un tema tabù che il Ministero dell’Istruzione non inserisce in alcun programma scolastico. Ben poco è stato fatto a livello istituzionale e delle sole 16 proposte di legge in tema, dal 1977 ad oggi, non una è passata. “Questi temi sono di esclusiva competenza delle famiglie” è l’unica risposta certa e le conseguenze si vedono. Infatti i dati di uno studio del ministero della Salute datato 2019 ci forniscono una visuale abbastanza tetra: il 30% dei ragazzi tra gli 11 e i 12 anni considera la pornografia online come unica fonte di notizie mentre 9 studenti su 10 ritiene fondamentale l’educazione sessuale come materia scolastica.
I ragazzi e le ragazze adolescenti hanno la necessità conoscere meglio i loro corpi, senza vergogna o imbarazzo. L’educazione sessuale nelle scuole potrebbe soltanto aumentare la conoscenza sui temi legati alla sessualità ed alla salute, non solo di connotazione negativa come l’informazione sugli abusi sessuali e le precauzioni da utilizzare durante un rapporto sessuale ma una diagnosi a tutto tondo.

 

Disinformazione sessuale: cosa sappiamo di noi stessi?

 

Le giovani generazioni non sono le uniche ad aver bisogno di informazioni. La non conoscenza del nostro corpo e del nostro benessere sessuale caratterizza tutte le generazioni a ritroso. Sono sempre più le persone che ammettono di non avere familiarità col proprio corpo o di sottovalutare il proprio stato di salute. Secondo l’osservatorio sanità di UniSalute, appena il 50% delle donne italiane ha effettuato una visita ginecologica negli ultimi 12 mesi, solo il 10% – 20% degli uomini si sottopone ad una visita urologica di prevenzione e 9 maschi su 10 effettuano un controllo solo in caso di gravi patologie. E questo se si parla di un approccio con una figura specialistica, ancor meno sono le persone che hanno una relazione sana e normalizzata con la propria sessualità nel sociale o nella sfera privata. Quanti posso affermare, con cognizione di causa e una certa sicurezza, di conoscere il proprio corpo senza pregiudizi e senza viverlo come un enorme e pesante tabù? Sappiamo la differenza tra i nostri caratteri genitali primari e secondari? O che dopo la pubertà si possono manifestare completamente dei caratteri secondari extragenitali non direttamente implicate della riproduzione ma che concorrono alla realizzazione della nostra identità?

 

Prendi un dizionario e impara te stessə

 

Ma gli strumenti a nostra disposizione, oggigiorno, sono molteplici. Dagli albi illustrati, come “ Lina l’esploratrice” di Katharina Hotter , Lisa Charlotte Sonnberger e Flo Staffelmayr, dedicato a bambini e bambine e alla loro scoperta del corpo, con un linguaggio libero ed un approccio sereno, senza guidizi e stereotipi, fino ad una più completa letteratura fatta di manuali e semplici dizionari. Perché a volte è talmente strano soffermarsi sul peso e l’importanza delle parole che un glossario può essere di vitale importanza.

 

Per esempio, come sarebbe un *glossario sui nostri genitali?

 

I genitali esterni femminili: la vulva

Vulva: Parte esterna dei genitali femminili.
Monte di Venere: Monticello di tessuto adiposo che sta sopra il pube. Solitamente è coperto da peluria
Labbra esterne: Possono essere più o meno pronunciate e avere un colore più scuro. Si estendono dal monte di Venere fino alla forchetta vulvare. Sono solitamente coperte da peluria.
Labbra interne: Possono restare “coperte” dalle labbra esterne o sporgere. Spesso sono asimmetriche. Sono rivestite da mucosa e ospitano numerose ghiandole sebacee.
Perineo o centro tendineo: è lo spazio tra ano e vagina.
Ano: orifizio anale che comunica con il retto.

Le parti interne della vulva

Prepuzio della clitoride: Copre il corpo della clitoride.
Glande della clitoride: E’ la parte esterna della clitoride.
Frenuli: Sono i sottili lembi di pelle che uniscono il glande alle labbra interne.
Imene: Corona di mucosa che può avere varie forme. Si pensa possa servire a proteggere la vagina, come una sorta di porta a soffietto.
Vestibolo: Zona compresa tra le labbra interne.
Apertura Uretrale: Piccola apertura da cui fuoriesce l’urina. Si trova proprio sopra l’apertura vaginale e spesso è protetta da un lembo mobile dell’imene.

I genitali interni femminili

Vagina: Canale Fibromuscolare che a riposo dovrebbe restare schiacciato su se stesso come un calzino. Può essere rugosa in alcune zone e liscia in altre. La vagina a riposo misura 7-9 cm sul lato che dà verso l’ombelico e 8-12 cm sulla parete che confina con il retto.
Uretra: Situata sul lato della vagina che dà verso l’ombelico e lo percorre fino ad arrivare alla vescica.
Sfintere uretrale: Struttura muscolare complessa che contribuisce alla continenza.
Cupola vaginale: La parte finale della vagina. È molto liscia e accogliente. È racchiusa tra il fornice anteriore e quello posteriore.
Cervice o collo dell’utero: È la parte inferiore dell’utero e si trova in vagina, in mezzo alla cupola vaginale. Ha una forma cilindrica ed è liscissima. Dalla sua apertura escono il sangue mestruale e il muco cervicale ed entrano gli spermatozoi.
Utero: Ha la forma e le dimensioni di una piccola pera rovesciata ed è fatto di muscoli.
Endometrio: Mucosa uterina che ciclicamente si rinnova con le mestruazioni.
Tube di Falloppio o salpingi: Tubicini che collegano le ovaie all’utero.
Fimbrie: Parti finali delle tube che accolgono l’ovulo quando non viene espulso.
Ovaie: Sono le gonadi femminili e producono gli ovuli.
Vescica: Organo elastico che raccoglie le urine.
Ano: Orifizio che comunica con il retto.
Retto: Parte terminale dell’intestino crasso.
Ampolla rettale: Parte dell’intestino in cui si accumulano le feci.
Pavimento Pelvico: Sistema molto complesso di muscoli.
Corpo del clitoride: Parte protetta del prepuzio.

 

 

*Violeta Benini (Autrice), Enrica Mannari(Illustratrice), Senza Tabù, Il mio corpo(come funziona) Il piacere (come si fa), FabbriEditori ,pagg 71-77

Marta Maiolo nasce il 30/04/1990 . Originaria di Caulonia ,uno dei tanti paesini della Locride ,in provincia di Reggio Calabria . Dottoressa in Sc. Politiche presso l'Università della Calabria