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La sessualità femminile ha una sua festa! Arriva ad Ostia Antica il festival della Vagina Felice

La sessualità femminile non è più un tacito tabù. Urla a gran voce la necessità di conquistare spazio e dibattito pubblico.

Niente di velato, pruriginoso, da “sorrisini da bar”. Fatto ancora più eccezionale, la sessualità, il proprio femminile, viene narrato dalle donne stesse, ha una voce propria e non si fa raccontare più, come accaduto per millenni, da una voce maschile, che ne ha scandito tempi, morale, necessità e virtù.

Nasce da questi presupposti il Festival della Vagina Felice. Sabato e domenica 28|29 Agosto, ad Ostia Antica. Per partecipare al festival è necessaria la prenotazione, basta inviare una mail all’indirizzo info@vaginafelice.it

 

 

Ma cosa si fa ad un Festival della Vagina Felice?

 

Dal Workshop sul piacere femminile, con Francesca D’Onofrio (Sex Counselor e Psicoterapeuta) al “Stampa una vulva!” Laboratorio di cianotipia creativa, a cura di Lumen Atelier Rome .

E poi ancora “La cura naturale della vagina” Laboratorio di autoproduzione di preparazioni erboristiche, a cura di Silvia Giammei (erborista e consulente BFRP) , “Piacere, menopausa!” Workshop per la riscoperta piacevole della menopausa, seminario con Francesca D’Onofrio (Sex Counselor e Psicoterapeuta), fino alle “Polichiacchiere” Incontro informativo su poliamore e non, con Marzia Gnocchi e Matteo Zaccari di Poliattivismo.

Scarica il programma completo qui

Abbiamo chiesto ad una delle organizzatrici Giulia Manno, esperta in educazione sessuale e consulente in sessuologia in formazione, oltre che infermiera, fitopreparatrice e mamma di due bambine, di raccontarci come nasce il festival e come si articola: <<Tre anni fa ho deciso di cambiare la mia vita, lasciare il lavoro e scrivermi alla scuola di sessuologia. Avevo bisogno di un lavoretto che mi aiutasse ad arrivare alla fine dei due anni di studio senza aver esaurito le mie finanze. All’improvviso l’illuminazione: venderò vibratori! Detto e fatto. In breve tempo ero nelle case delle donne con la mia valigiona piena di sextoys colorati e prestanti, a raccontarne meraviglie e a parlare con le donne della loro sessualità, degli infiniti modi per darsi piacere e della capacità delle donne di godere profondamente del loro corpo. Ma anche donne che mi chiamavano perchè interessate ai Sex Toys, non erano totalmente a loro agio in quagli incontri. Dei Sex toys e del sesso si parlava sempre sottovoce, un po’ nascoste, un po’ clandestine. Negli incontri c’era tanta curiosità verso i prodotti che presentavo, ma almeno altrettanto bisogno di condividere le proprie esperienze. Certe volte amiche da sempre si sono ritrovate a parlare della loro vita sessuale per la prima volta. Siamo abituate a limitare la nostra libertà di immaginare i tanti modi di riappropriarci del godimento e della felicità: a letto ci facciamo bastare un po’ di attività fisica a tratti piacevole, ci scordiamo (o non sappiamo) che la sessualità è una dimensione da apprendere ed esplorare e il piacere è fondamentale per la nostra salute fisica e psicologica. Ed è dannatamente bello godere del proprio corpo…com’è possibile che le donne non se lo raccontino? Che non ci siano statue e icone dei nostri genitali ovunque? Che in Italia, paese di sagre e fiere per ogni cosa bella e buona, non ci sia da nessuna parte la Sagra della Vagina? Ho cercato su Google: sagra della patata, sagra della fica, sagra della sarda, sagra della fregna…tutte glorificazioni di preparazioni alimentari, ad eccezione della sagra della fregna in ciociaria, che però accosta il femminile ad una vera e propria croce. Altro che piacere, godimento e felicità!>>

 

D: Quindi hai deciso di creare uno spazio felice per onorare la vagina?

R: <<Ho capito che volevo realizzare io stessa una festa allegra e colorata per celebrare le gioie della vagina, per giocare con il sesso e imparare a riderne, diffondere le conoscenze necessarie per goderne, per parlare di sesso e piacere senza doverci nascondere o vergognare: il Festival della Vagina Felice. E così, nel settembre 2020, al primo sentore di libertà dal lockdown per la pandemia mondiale di COVID-19, abbiamo realizzato la prima edizione del Festival. Un’idea realizzata in tempi rapidi, stretti e incerti. Una proposta fatta ad un gruppo di amiche e colleghe, che in breve tempo si è trasformata in una rete di artistə e professioniste del settore che ha realizzato due giorni di incontri, cerchi, laboratori, seminari e spettacoli, tutti connessi con la felicità della vagina! La prima edizione si era svolta in un luogo volutamente aperto e inclusivo verso tutte le generazioni (e ovviamente tutti i generi): una fattoria-rifugio per animali è diventata per due giorni un luogo dove poter parlare ad alta voce di sessualità, dove chiedere e scambiare informazioni senza paura del giudizio altrui, dove bambini e adulti hanno condiviso un tempo liberato che ha gettato le basi per un nuovo modo di narrare il sesso e l’erotismo.
Abbiamo messo le donne di fronte alla loro vulva, ad osservarla, a disegnarla: donne soddisfatte che tornavano a casa con l’autoritratto dei propri genitali, con lubrificanti aromatizzati e vibratori nuovi di zecca in borsa, con tante informazioni nuove e qualche idea da approfondire. Ho conosciuto tante donne, tante associazioni e progetti in quei due giorni: di quegli incontri molti
frutti li raccoglieremo insieme nell’edizione del Festival di quest’anno.

Gli interventi di questa seconda edizione stupiscono noi stessə per la bellezza e la varietà di argomenti che veicolano. Non cambia il fatto che il Festival della Vagina Felice sia un’iniziativa che nasce e cresce senza fondi che trova vita e linfa grazie alla passione della rete di persone che si sta tessendo intorno alla nostra causa. Abbiamo bisogno quindi del sostegno di tutte e tutti per continuare a sognare e costruire, a coinvolgere ed includere sempre più persone: la nostra visione è quella di un festival itinerante e diffuso, che raggiunga sempre più persone e territori all’ insegna della felicità e del divertimento sano, completo, salutare. Insomma, pensiamo in grande. E la realtà che viviamo, le persone che incontriamo, ci sostengono nel continuare a farlo.>>

 

D: Avete trovato realtà virtuose pronte a sostenere il festival?

R: <<Tra le splendide collaborazioni attivate in questi mesi, quella con La Bottega della Luna ci ha stupito: ci siamo accortə di camminare nella stessa direzione, usando spesso le stesse parole, condividendo passioni, interessi ed in parte anche la stessa strada. Nello Shop di Bottega della Luna troverete infatti le T-shirt del Festival della Vagina Felice: tutto il ricavato andrà a sostenere il progetto. Non solo una bella maglietta da indossare: ma un pezzetto di sogno, di una nuova realtà che vogliamo costruire tuttə insieme, ridendo e godendo.

Per seguire tutti gli aggiornamenti, iscriversi ai laboratori è importante tenere d’occhio la pagina facebook del festival (clicca qui) Ricordiamo: per partecipare al festival è necessaria la prenotazione e che basta inviare una mail all’indirizzo info@vaginafelice.it